Una parte dei terreni della “Corte degli Angeli” sono stati rinaturalizzati sottraendoli alle produzioni agricole nell’ambito di un piano di sviluppo europeo ventennale che ha portato alla creazione di zone umide per la sosta della fauna migratoria e di aree di macchia-radura per il ripopolamento della selvaggina.
Queste aree sono parte di un’azienda faunistico venatoria dove in alcuni mesi dell’anno gli appassionati di birdwatching, animati da passione e pazienza, possono fotografare specie di uccelli difficilmente avvistabili in altre parti della regione.